Esperimento di scrittura intimista/epistolare (fatelo se vi va)
20.08.2013 11:42Oggi proviamo a fare un esperimento di scrittura "intimista". E' quella che prima o poi apparterrà a tutti, prenderà le forme di un diario, chiuso con il lucchetto come si faceva da bambine, o sarà impressa su fogli sparsi qua e la...avrà le sembianze di una lettera che non spediremo mai o che dopo aver riletto, stropicceremo in un pugno stretto e getteremo via. L'esperimento che vi propongo è una lettera d'amore, non importa a chi, non importa a quale scopo...scrivetela soltanto, così come vi viene, evocando tempi remoti o frenesie recenti...
Il mio "esperimento epistolare" è questo:
Buon Natale all'amore mio lontano (che più lontano non si può)
Senza lacrime ti scrivo, le lacrime sono rimaste asciutte da qualche parte che non è più qui !
< Amore mio adorato,
se ci penso un po', non è mica tanto il tempo trascorso da quel bacetto sulla tua guancia morbida, dato di corsa vicino alla stazione...con me che provavo a fare attenzione a non sporcarmi nuovamente le dita aprendo il portabagagli della tua auto ...
L'amore era lì, tutto in quel bacio di fretta, l'ho dato a te perchè lo portassi via. Sapessi quanto ne è rimasto a me...sempre intatto...
Ci penso sempre ai nostri saluti frettolosi e con lo sguardo basso, penso a me che mi giravo tre o quattro volte finchè alla quinta poi non vedevo più la tua macchina in fila...eri andato via, ecco, in quell'istante io ti rivolevo accanto e avrei dato almeno un paio di giorni della mia vita (un paio basterebbero che dici ? ) per restare qualche ora di più con te in quell'auto, per rallentare il saluto, per alzare lo sguardo, per fissarti negli occhi e sorriderti, bello fra i belli, Amore mio.
I miei viaggi di "andata" sono un attimo, passano rapidi e l'attesa di Te non è attesa...i miei viaggi di ritorno durano un'infinità, sembrano non passare mai e l'attesa di Te ricomincia (e si trasforma in assenza) >
Buon 22 Dicembre !