Il Librosario: la rubrica dei libri che sconsigliamo. Febbraio 2017 - Libro letto e sconsigliato

05.02.2017 11:47

Nella rubrica "Il librosario" di febbraio 2017, Scritturarte ospita una giovane lettrice, Lisa Civoli, che ha voluto mandarci la sua recensione su 1Q84 di Hauki Murakami che condividiamo pienamente e pubblichiamo.



Di Lisa Civoli (lettrice)

Vorrei iniziare premettendo che Murakami Haruki è uno dei miei autori preferiti: il suo stile è semplice e leggero, ma proprio per questo riesce ad affrontare argomenti di un certo peso e spessore, trattandoli da un punto di vista "orientale" pervaso da armonia e poeticita`. Purtroppo però stavolta, non posso ritenermi soddisfatta di questa lettura.
La trilogia di 1Q84 (che non ho mai finito di leggere in quanto a meta` del terzo libro la noia era talmente tanta da sfinirmi) e` una storia d'amore tra uno scrittore e un'assassina entrambi ricercati da una societa` che tenta di ucciderli. Nel primo libro predominano avvenimenti sovrannaturali che iniziano ad accadere quando nel cielo appaiono due lune: si percepisce una forte aura di mistero e il romanzo sembra quasi essere un giallo con atmosfere oniriche, proprio in completo stile murakamiano. Nel secondo libro, invece, si sposta l'attenzione alla storia d'amore tra le due voci narranti, a tratti simile ai romanzi come Norwegian Wood o A sud del confine, a ovest del sole.
All'inizio della lettura l'interesse del lettore e la sua curiosita` crescono tantissimo poiche` nascono molte domande alle quali non vengono date risposte. Purtroppo, Murakami non ha sfruttato questo fattore, e, invece, ha deciso di optare per una banale e seccante strategia di marketing: usufruendo della fama che si e` creato, ha allungato a dismisura la trama del racconto, aggiungendo innumerevoli scene inutili e noiose, rallentando ridicolmente il ritmo della narrazione, e, purtroppo, ripetendo parola per parola interi paragrafi, tutto cio` piu` volte nello stesso capitolo. Questo rende la lettura esageratamente pesante e noiosa, tant'e` che verso la meta` del secondo libro, lo ripeto, mi sono ritrovata a sperare che finisse al piu` presto, amaramente pentitendomi di aver acquistato il seguito. La trama, in piu`, non aiuta a tenere alto l'interesse, in quanto rilsulta essere troppo contorta ed e` caratterizzata principalmente da dettagli "ossessivi" ed eccessivi.
In conclusione, 1Q84, considerato da alcuni un capolavoro, e` solo frutto del marketing moderno. E` un libro che sconsiglio in quanto non ha nulla da comunicare e risulta tristemente spoglio e noioso, proprio come i romanzi commerciali che si possono acquistare all'autogrill (e purtroppo anche in libreria) oggigiorno. Questo racconto ha davvero ben poco delle altre opere dell'autore, le quali invece hanno la capacita` di far riflettere il lettore sulla condizione umana attraverso un linguaggio semplice, pulito ed elegante. 
Se vi approcciate al mondo di Murakami per la prima volta, o se avete deciso di continuare la lettura di quest'autore con 1Q84, vi consiglio di rivalutatere la vostra scelta e di immergervi piuttosto in opere di rilievo e con spessore psicologico come Kafka sulla spiaggia.