scrittura d'evasione...
08.07.2013 15:48Sai, ho pensato che vorrei farti un regalo, in realtà da tempo lo pensavo, ma non uno di quei regali che ci si può fare tra amici che si vogliono bene, uno di quei regali che fai perchè conosci i suoi gusti e puoi intuire se gli piaccia oppure no, o addirittura uno di quei regali per i quali lo chiami al telefono perchè se è un libro, con tutto quel popò che ha letto, temi che l'abbia letto già.
Vorrei farti un regalo di quelli per cui resti senza parole di sicuro e così se tu non parli io non devo piangere, se tu spalanchi gli occhi per la bellezza del mio dono, io posso vederli meglio quegli occhi belli che mi regali tu tutte le volte che mi guardi, se stai zitto perchè è ineffabile la gioia, allora mi risparmi pure il rossore sulle guance, che, volente o nolente, sai bene che m'arriva e se ne va solo quando hai smesso di guardarmi.
Ma tu non smettere, lascia perdere il mio rossore, non fare caso all'esplosione in corso, tu continua a guardarmi, domani, dopodomani, domani l'altro ancora e sempre, se tu mi fai questo regalo io ti giuro che avrai il mio bene sempre, il teatro e la platea intorno...concentrati perchè da oggi sei assediato d'affetto !
A Giovanni
" Mi ritrovai senza troppa voglia a fare un corso di “scrittura creativa” in un carcere minorile, ci avevo solo provato a fare la domanda per rispondere al bando, ma un po’ così, a tempo perso…
Mi accorsi presto che la superficialità non aveva spazio in quel posto, non la mia, non poteva e poi, si, poi mi accorsi anche che raccontartelo ti faceva stare bene, che prenderti per mano e portarti in questo “mondo sbarrato” ti avrebbe distratto dalle sbarre fra le quali eri intrappolato tu…
E così ho cominciato a scriverti, ogni giorno, perché ogni giorno tu potessi leggere ed “evadere” dalla tua personale prigione…
Ecco, è questo quel regalo ... (continua)